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IL DECALOGO DELL'ORTOLANO
1 Agricoltura biologica
L'agricoltura biologica è un metodo di coltivazione introdotto livello comunitario con il Reg. CEE 2092/91 e regolato a livello nazionale dal D.M. 220/95, che ammette esclusivamente l'impiego di sostanze naturali, ed esclude l'utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere) e di Organismi Geneticamente Modificati (OGM).
Caratteristiche:
Per salvaguardare la fertilità naturale del suolo gli agricoltori biologici, ricorrendo ad appropriate tecniche agricole, non lo sfruttano in modo intensivo e utilizzano materiale organico come il letame opportunamente compostato o tecniche agronomiche come il sovescio (incorporazioni nel terreno di leguminose come trifoglio o senape, ricche di azoto) per la fertilizzazione. In caso di necessità, per la difesa delle colture da patologie, parassiti e malattie crittogame si interviene con sostanze naturali di origine vegetale, insetti predatori, farina di roccia o minerali utili anche per correggere la struttura e le caratteristiche chimiche del terreno .
Per salvaguardare la fertilità naturale del suolo gli agricoltori biologici, ricorrendo ad appropriate tecniche agricole, non lo sfruttano in modo intensivo e utilizzano materiale organico come il letame opportunamente compostato o tecniche agronomiche come il sovescio (incorporazioni nel terreno di leguminose come trifoglio o senape, ricche di azoto) per la fertilizzazione. In caso di necessità, per la difesa delle colture da patologie, parassiti e malattie crittogame si interviene con sostanze naturali di origine vegetale, insetti predatori, farina di roccia o minerali utili anche per correggere la struttura e le caratteristiche chimiche del terreno .
2 Agricoltura biodinamica
L'agricoltura biodinamica nasce formalmente nel 1924 a seguito di un meeting organizzato da agricoltori tedeschi per divulgare le tesi di Rudolf Steiner. sull’esistenza di sistemi produttivi agricoli sostenibili in grado di produrre cibo, rispettando l'ecosistema terrestre. La visione spirituale del mondo del filosofo esoterista include l'idea di agricoltura biologica e invita a considerare come un unico sistema il suolo e la vita che su di esso si sviluppa.
Caratteristiche:
L'agricoltura biodinamica si autodefinisce un metodo, una sorta di percorso che, anche attraverso metodiche e tecniche specifiche a secondo dei casi, crea un organismo aziendale “denso di vita e diffusore di prodotti sani e di vitalità”. Nell’agricoltura biodinamica si dice che “nulla deve essere lasciato solo a se stesso”, ma tutto è interconnesso in una complessità di relazioni.
L'agricoltura biodinamica si autodefinisce un metodo, una sorta di percorso che, anche attraverso metodiche e tecniche specifiche a secondo dei casi, crea un organismo aziendale “denso di vita e diffusore di prodotti sani e di vitalità”. Nell’agricoltura biodinamica si dice che “nulla deve essere lasciato solo a se stesso”, ma tutto è interconnesso in una complessità di relazioni.
La biodinamica considera organismo vivente una pianta, così come il sistema humus-terreno, il compost, l'animale, l'azienda agricola, ecc.
3 Agricoltura naturale
L’agricoltura naturale è un insieme di tecniche agricole nato negli anni quaranta grazie alle idee di Masanobu Fukuoka. Istruitosi come microbiologo in Giappone, ha iniziato la sua carriera come scienziato del suolo, specializzandosi nelle patologie delle piante. A 25 anni cominciò a mettere in dubbio alcuni concetti base dell'agricoltura, sostenendo che il processo agricolo e’ largamente gestito dalla natura e l’uomo deve evitare il piu’ possibile di entrare in competizione con essa, intervenendo con le tecniche agricole .
- Caratteristiche:
L'agricoltura naturale è definibile come l'Agricoltura del non fare. Consiste, infatti, nel lasciare semplicemente che ogni cosa, nel sistema agricolo- ambientale, vada secondo natura: niente potature, concimazioni, trattamenti fitosanitari, lotte antiparassitarie, lavorazioni del terreno o altro. In questo contesto, il lavoro dell'agricoltore si limita alla semina e al raccolto. Al terreno deve essere restituito il più possibile di ciò che esso produce: l'agricoltore quindi deve cogliere esclusivamente i frutti , lasciando in campo il resto della pianta.
L’agricoltura naturale è un insieme di tecniche agricole nato negli anni quaranta grazie alle idee di Masanobu Fukuoka. Istruitosi come microbiologo in Giappone, ha iniziato la sua carriera come scienziato del suolo, specializzandosi nelle patologie delle piante. A 25 anni cominciò a mettere in dubbio alcuni concetti base dell'agricoltura, sostenendo che il processo agricolo e’ largamente gestito dalla natura e l’uomo deve evitare il piu’ possibile di entrare in competizione con essa, intervenendo con le tecniche agricole .
- Caratteristiche:
L'agricoltura naturale è definibile come l'Agricoltura del non fare. Consiste, infatti, nel lasciare semplicemente che ogni cosa, nel sistema agricolo- ambientale, vada secondo natura: niente potature, concimazioni, trattamenti fitosanitari, lotte antiparassitarie, lavorazioni del terreno o altro. In questo contesto, il lavoro dell'agricoltore si limita alla semina e al raccolto. Al terreno deve essere restituito il più possibile di ciò che esso produce: l'agricoltore quindi deve cogliere esclusivamente i frutti , lasciando in campo il resto della pianta.
4 I parassiti dell’Orto
Gli ortaggi come tutti i vegetali sono soggetti a parassiti che li danneggiano gravemente . Le minacce più frequenti sono di tipo fungino (malattie crittogame) e animale.
- Funghi:
1 La peronospora . Si tratta di una malattia provocata da protisti appartenenti al genere Peronospora. Colpisce principalmente la vite, ma anche le rose e diverse piante ornamentali. Attacca le foglie e si manifesta con delle macchie traslucide sulla pagina superiore, spesso seguite da macchie di muffa giallastra sulla pagina inferiore. Colpisce soprattutto in condizioni di umidità elevata.
2 L’oidio o mal bianco. Il mal bianco colpisce molte piante, assai diverse tra loro quali querce, rose, vite, melo, pesco, e molte altre. I danni arrecati possono consistere in un rallentamento della crescita o, nel caso della vite, anche nella perdita del raccolto. Come tutte le malattie crittogame, l'oidio si sviluppa in presenza di condizioni climatiche umide e calde.
- Animali:
- Funghi:
1 La peronospora . Si tratta di una malattia provocata da protisti appartenenti al genere Peronospora. Colpisce principalmente la vite, ma anche le rose e diverse piante ornamentali. Attacca le foglie e si manifesta con delle macchie traslucide sulla pagina superiore, spesso seguite da macchie di muffa giallastra sulla pagina inferiore. Colpisce soprattutto in condizioni di umidità elevata.
2 L’oidio o mal bianco. Il mal bianco colpisce molte piante, assai diverse tra loro quali querce, rose, vite, melo, pesco, e molte altre. I danni arrecati possono consistere in un rallentamento della crescita o, nel caso della vite, anche nella perdita del raccolto. Come tutte le malattie crittogame, l'oidio si sviluppa in presenza di condizioni climatiche umide e calde.
- Animali:
Si distinguono in animali di grandi dimensioni (talpe, uccelli, lumache) .e animali di piccole dimensioni tra cui i più pericolosi sono gli afidi o pidocchi delle piante, gli acari,i Lepidotteri e i Coleotteri
Le malattie parassitarie di origine animale si possono combattere con disinfestazioni, trappole, spaventapasseri e trattamenti biologici!
Le malattie parassitarie di origine animale si possono combattere con disinfestazioni, trappole, spaventapasseri e trattamenti biologici!
5 Antiparassitari naturali
Per proteggere l'orto e i fiori è utile seguire alcuni consigli di base:
Per proteggere l'orto e i fiori è utile seguire alcuni consigli di base:
- favorire il proliferare di insetti utili come la coccinella, lombrichi, api e libellule; aiutano ad affrontare le infestazioni da insetti in maniera naturale.
- tenere le foglie controllate e rimuovere parassiti dannosi.
- non strappare le erbacce che contribuiscono all'equilibrio ecologico dell'orto.
- non eliminare le ortiche perché allontanano insetti dannosi e parassiti di diverso genere.
- rimuovere le foglie dei cavoli a terra che attirano sia chiocciole che cavolaie.
- piantare rosmarino, timo, salvia e menta fra le file di cavoli, utili contro le cavolaie.
Esistono molti rimedi antiparassitari che possono essere preparati in casa a base di composti naturali che e, oltre ad essere piuttosto efficaci, non presentano le controindicazioni dei preparati chimici che si trovano in commercio. I metodi per la preparazione degli antiparassitari naturali sono:
- Il decotto: ammollo in acqua fredda per un giorno, breve bollitura a fuoco lento e filtraggio.
- L’infuso: l’acqua bollente va versata sulle erbe, lasciando poi riposare prima di filtrare.
- Il macerato: fermentazione in acqua e all’aria, filtraggio e diluizione.
- L’estratto: macerazione in alcool in recipiente chiuso, filtraggio e diluizione.
Di seguito alcune informazioni utili sugli antiparassitari naturali, le loro fuzioni e il loro utilizzo.
Aglio:
· Funzione: antibatterico, anti afidi, anti acari; utile contro oidio, muffa grigia e ruggine.
· Utilizzo: preparare un infuso con 75g di bulbi tritati in 10 litri d' acqua, distribuirlo direttamente su piante e terreno non diluito. Possono essere interrati anche gli spicchi di aglio direttamente alla base delle piante da proteggere; se non si vogliono far sviluppare gli spicchi è necessario prima inciderli.
Bicarbonato di sodio:
· Funzione: ha un’azione inibente sulle malattie fungine ed è una buona alternativa allo zolfo.
· Utilizzo: si diluisce un cucchiaino in un litro d’acqua, aggiungendo eventualmente una decina di gocce di olio essenziale di tè. Può essere usato anche per pulire la serra prima del ricovero invernale.
Birra:
· Funzione: può essere utilizzata per realizzare trappole che catturano le lumache.
· Utilizzo: si interrano dei bicchieri fino al bordo e si riempiono con circa 2 cm di birra, di cui le lumache sono ghiotte; in poco tempo troveremo il bicchiere pieno di questi animaletti.
Cenere di legna:
· Funzione: oltre che come fertilizzante è utile contro cavolaie, altiche e lumache.
· Utilizzo: spolverizzata sulle foglie di cavolo e sui ravanelli tiene lontane cavolaie e altiche, mentre distribuita intorno alle giovani piantine ostacola l'attacco delle lumache.
6 Il compostaggio
Il compostaggio domestico è un metodo che, imitando il ciclo della natura (in maniera controllata e accelerata), permette di ottenere, dalla decomposizione dei rifiuti, un terriccio ottimo per il giardinaggio e per l'agricoltura.
Le regole di base per fare un buon compost sono:
- una giusta miscelazione tra scarti umidi e scarti secchi;
- un'adeguata aerazione (i microrganismi vivono in presenza di ossigeno, e solo in questo modo si garantisce l'assenza di cattivi odori);
- un'adeguata umidità (se è troppo bassa il processo di decomposizione si rallenta, se è troppo alta i rifiuti tendono a marcire, generando cattivi odori)
- la scelta del luogo adatto (possibilmente non troppo assolato d'estate e non troppo ombreggiato d'inverno)
Un compost maturo (ottenibile in 8-10 mesi) si riconosce dal colore scuro, dall'aspetto soffice e dal profumo gradevole di terriccio di bosco (niente a che vedere con il cattivo odore dei rifiuti!).
Il compostaggio, in generale, è un'ottima pratica per l'ambiente: poiché permette di ridurre i rifiuti organici, i cattivi odori e la produzione di percolato, (inquinante della falda acquifera). Consente, inoltre, un risparmio evitando i costi dei fertilizzanti necessari per i nostri giardini.
7 Le fasi lunari e la semina
Per tradizione le semine hanno sempre seguito l’alternarsi dalle fasi lunari. La Luna, infatti, oltre a regolare le maree, influisce sui cicli biologici dei vegetali, ma anche degli animali e dell’uomo Sull’influsso della luna, non esistono certezze e, a volte, le tradizioni e credenze in merito differiscono da zona a zona. Di seguito alcune regole utili per chi si accinge a seminare e vuole farlo sfruttando gli effetti positivi delle fasi lunari nella speranza di ottenere così un buon raccolto!
- Seminare gli ortaggi a seme piccolo in Luna calante (primo quarto) e gli ortaggi a seme grosso in Luna crescente (ultimo quarto).
- Un’altra regola suddivide le piante a seconda che si sviluppino nella parte aerea (epigee) oppure nella parte sotterranea (ipogee). Con la Luna crescente si semineranno i vegetali da foglia (che producono foglie e frutti), mentre con Luna calante, gli ortaggi da radice (bulbi, radici e tuberi) in modo da sfruttare l’influsso lunare sulla linfa, che sembra conferire una maggior spinta, ripettivamente, ascendente e discendente.
- Gli ortaggi che tendono a montare a fiore con facilità, sia a foglia (es. insalata) o radice (es. ravanello), dovranno essere seminati con luna vecchia, mentre quelli dove ad una maggiore crescita della pianta corrisponde una maggiore produzione, dovranno essere seminati con Luna nuova (es. zucchini, piselli, fagioli e fagiolini).
- La semina primaverine in cassette, deve avvenire tra il primo quarto e la luna piena. Per quanto riguarda le piante da cimare, queste dovranno essere spuntate all’inizio o alla fine della luna calante.
- In generale, le condizioni meteorologiche che seguiranno la semina avranno molta influenza sulla qualità dei raccolti. Pertanto, pur seguendo scrupolosamente il calendario lunare, le piogge eccessive, le gelate tardive e la siccità, potrebbero compromettere seriamente ilraccolto.
Queste sono solo alcune delle molte regole che si possono trovare su testi calendari specifici: il nostro intento era quello di attirare l’attenzione e la curiosità su alcune regole applicate da secoli nel mondo rurale e che possono essere verificate e sperimentate anche nel nostro orto di casa (ma che sicuramente non possono garantire il risultato!)
8 I periodi di semina
9 Alcune regole per l’irrigazione dell’orto
· Irrigare ogni giorno al mattino presto o la sera poco prima del tramonto.
· Irrigare abbondantemente, specie se di mattina, per evitare un surriscaldamento del terreno durante il giorno.
· Irrigare delicatamente con un innaffiatoio o un tubo dotato di un diffusore e distribuire uniformemente l’acqua. Un getto d’acqua troppo violento scalza le piante, muove il terreno, scopre i germogli, ecc.
· Utilizzare l’acqua a temperatura ambiente (raccolta precedentemente in vasche o fusti) poiché quella troppo fredda, che danneggia e rallenta la crescita delle piante.
· Fare attenzione a non bagnare le foglie delle verdure specie se si innaffia la mattina sia perché le gocce rimaste sulle foglie a contatto con i raggi del sole potrebbero provocare dei danni, sia perché questa condizione in alcune specie potrebbe promuovere il proliferare di malattie fungine.
· Zappando leggermente intorno alla pianta, l’acqua penetrerà in modo uniforme intorno alle radici rendendo molto più efficace l’irrigazione .
10 La rotazione delle colture
La rotazione delle colture consiste in un ciclo alternato degli ortaggi coltivati su un medesimo terreno, in modo che la fertilità del suolo venga sfruttata in modo equilibrato. Pe runa rotazione efficace, vanno seguite alcune semplici regole:
· Mai ripetere: Evitare di ripetere la stessa coltura nello stesso appezzamento per più di un anno. Sono da evitare anche ortaggi che appartengono alla stessa famiglia botanica, hanno infatti le stesse esigenze colturali e lo stesso consumo di elementi nutritivi. Per esempio, alla coltura del pomodoro e bene non far seguire, nella stagione successiva, quella di un’altra solanacea come la melanzana o il peperone. Nel momento della pianificazione della semina quindi varrà la pena informarsi a quale famiglia botanica appartiene un dato ortaggio per non alternarlo con qualche “parente”. Cosi’ facendo si terra’ anche presente le esigenze nutritive di ogni ortaggio in modo da consentirne una crescita ottimale.
- L’importanza del riposo: Da non sottovalutare, l’importanza della messa a riposo di una parte dell’orto una volta all’anno. La minore produzione così ottenuta può sembrare uno spreco, ma il riposo è senza dubbio il metodo naturale più efficace per la rigenerazione degli elementi nutritivi del sottosuolo. L’appezzamento in riposo può essere lasciato incolto senza alcuna lavorazione, oppure può essere lavorato con un sovescio (semina e interramento di una Leguminosa capace di apportare azoto al terreno)
- In generale, pomodori e melanzane ma anche peperoni e patate (le Solanacee) sono piante piuttosto esigenti in fatto di nutrienti’ Per questa ragione sarebbe opportuno che venissero seguite da colture come per esempio il fagiolo, la fava e il fagiolino, che hanno esigenze più contenute.